Teatro dei Riuniti

1985
Progetto esecutivo e D.L. di restauro e riattivazione del Teatro dei Riuniti di Umbertide (PG)
Architetti: Bruno Guerri, Massimo Marconi, Giulio Pieroni, Guglielmo Zaroli

 

L’intervento di restauro riporta in luce la forma della struttura ottocentesca;ci si è trovati principalmente a dover mediare gli interventi di adeguamento sismico con le modificazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di impianti e percorsi di sicurezza ed il rispetto delle caratteristiche monumentali.

Il problema principale era quello della totale mancanza di servizi;dovevano quindi essere recuperate delle nuove superfici e solo due erano le possibili soluzioni: costruire una nuova struttura in comunione o ricavare gli spazi necessari sfruttando quelli ottenibili dallo scavo del terrapieno esistente tra le mura urbiche e il teatro. Si decise di elaborare la seconda ipotesi, più rispondente alle esigenze richieste sia di carattere distributivo, che funzionale, che estetico. Questa soluzione permetteva anche la creazione di un camminamento che, seguendo l’andamento sinuoso delle mura urbiche, veniva a collegare la restaurata Rocca con il teatro. Si sarebbe creato quindi un altro accesso quasi ideale perché ottimamente servito dal capiente parcheggio di piazza del Mercato.

Dall’ingresso sotterraneo della Rocca, saliti pochi gradini, si poteva raggiungere il suggestivo camminamento sul quale aprire anche le uscite di sicurezza dei camerini e del palcoscenico: un ambiente molto particolare caratterizzato dall’originale paramento interno della muratura di cinta. Il volume ricavato dal terrapieno avrebbe contenuto i locali di stretta pertinenza del personale artistico (camerini e bagni) e i servizi igienici riservati alla platea. Gli spazi relativi all’ingresso e al foyer sono stati totalmente ridisegnati.

Se da una parte sono stati risolti molti problemi di carattere tecnico-funzionale, dall’altra il progetto ha tenuto costantemente conto dell’immagine ottocentesca del Teatro dei Riuniti. È stato opportuno richiamare decorazioni, effetti cromatici, materiali e linee in sintonia con il periodo storico. Si doveva intervenire molto attentamente con pochi elementi significativi: la scelta di colori delicati con prevalenza dii turchino e oro zecchino, l’uso di velluti, le decorazioni di soffitti, pareti e salette di servizio, gli arredi fissi che reinterpretassero linee ottocentesche.